Italia, estate del 1943. Carlo Caremoli, figlio ventenne di un gerarca fascista, raggiunge in treno un gruppo di suoi amici in vacanza a Riccione. Il giovane, grazie a rinvii per motivi di studio e anche grazie all'influenza del padre, è riuscito a evitare la partenza per il servizio militare. In un'atmosfera spensierata e in un ambiente assolutamente lontano dalle difficoltà in cui versa l'Italia a causa della guerra, vediamo questo gruppo di giovani della buona borghesia passare le giornate tra spiaggia, feste e gite in barca. Tra Carlo e Rossana si sviluppa una simpatia che potrebbe sfociare in un legame sentimentale. Jacqueline Sassard in una scena del film La vita tranquilla di questa brigata di amici è interrotta da un aereo della ...
[Leggi tutto]Una donna si insinua nel rapporto di una coppia aperta a nuove esperienze sessuali. Alla fine si scopre che c'era un complotto a tre per mettere le mani sull'eredità di un uomo...
[Leggi tutto]A Roma, la mattina del Ferragosto 1962, la città è deserta. Bruno Cortona, quarantaduenne vigoroso ma nullafacente e cialtrone, amante della guida sportiva e delle belle donne, vaga alla ricerca di un pacchetto di sigarette e di un telefono pubblico. Lo accoglie in casa Roberto Mariani, studente di legge rimasto in città per preparare gli esami. Dopo la telefonata, Bruno chiede a Roberto di fargli compagnia: i due, sulla spinta dell'esuberanza e dell'invadenza di Bruno, intraprendono un viaggio in auto lungo la via Aurelia, a velocità sostenuta, che li porterà in direzione della Toscana, a Castiglioncello, raggiungendo mete occasionali sempre più distanti. Durante il viaggio verso il nord e verso il mare, arriveranno anche a far visit...
[Leggi tutto]Nella campagna francese c'è una guerra in corso tra i ragazzi di Longeverne, i caimani, e quelli di Velrans, i falchi. Si combatte nel bosco, a fine scuola, per motivi che non si sanno, ormai dimenticati. Attacchi a sorpresa, rapimenti e strategie militari: le bande ogni giorni lottano, cadono, si sporcano, fanno prigionieri e vengono fatti prigionieri. Ma non sono semplici prigionieri perché a fine guerra vengono liberati ma non prima di aver perso tutti i bottoni, trattenuti dal nemico come trofeo di guerra. Gli sfortunati ritornano a casa con i calzoni in mano rassegnati alla punizione che li attende, molto spesso più violenta della battaglia appena finita. A trovare l'ingegnosa soluzione è il capo Roberto, svogliato e pagliaccio in...
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