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Polonia, 1904. Yentl è una ragazza ebrea. Cresciuta solo con il padre (madre e fratello sono, infatti, morti da tempo), prova un forte interesse per i testi sacri ebraici che impara ogni giorno grazie al lavoro paterno, rabbino nella locale sinagoga. Non avverte, perciò, nessuna predisposizione per il ruolo precostituito di moglie, madre e casalinga sottomessa che la società prevede per lei. Nessun uomo l’ha mai attratta, forse anche per non averne mai incontrato uno colto. Alla morte dell’amato genitore, rimasta sola, avverte immediatamente la pressione psicologica degli abitanti del villaggio, che intendono “ricondurla alla ragione”. Quindi si traveste da ragazzo e fugge, incerta sul futuro ma decisa a studiare i testi sacri, all’epoca…[Leggi tutto]
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