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All’epoca di Brežnev, Andreï Filipov è il più grande direttore d’orchestra dell’Unione Sovietica: dirige la celebre Orchestra del Teatro Bol’šoj, ma viene licenziato all’apice della gloria, interrotto nel mezzo di un concerto, perché precedentemente si era rifiutato di espellere dalla sua orchestra tutti i musicisti ebrei. Ventinove anni dopo lavora ancora al Bol’šoj, ma come uomo delle pulizie. Una sera Andreï si trattiene fino a tardi …[Leggi tutto]
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