Amburgo, novembre 1963: il giovane e aitante Peter Miller vive modestamente come giornalista free lance in perenne attesa di uno scoop che gli consenta il salto di qualità, quando la sera della morte del presidente statunitense John F. Kennedy, incorre nel suicidio con il gas[1] di un povero e anziano ebreo, venendo quindi in possesso del diario che il defunto ha lasciato, la cui lettura cambia per sempre la vita del giovane. L’anziano ex architetto Salomon Tauber, narra la sua odissea di deportato a Riga, ove la moglie morì uccisa con i gas di scarico di un pullman all’uopo attrezzato dal sadico comandante del campo, il famigerato SS Eduard Roschmann, spesso macchiatosi personalmente di numerosi delitti. L’uomo narra la sua test…
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