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A Praga, nel 1951, un alto funzionario del regime comunista viene accusato di tradimento a favore degli Stati Uniti. Benché innocente, si troverà a dover firmare una confessione che gli è stata estorta con la tortura. Confesserà crimini mai commessi che i suoi carnefici gli fanno imparare a memoria. Riabilitato nel 1956, emigra in Francia, senza mai rinnegare la propria fede comunista. Ma, benché Stalin sia ormai morto, i paesi del Patto di Varsavia sono ancora sottoposti a un regime illiberale. In Cecoslovacchia, durante la Primavera di Praga, assiste il giorno del suo arrivo all’invasione dei carri armati sovietici…[Leggi tutto]
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