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La guerra fredda è finita e una delle più floride industrie statunitensi, quella degli armamenti bellici, è in profonda crisi. La popolarità del presidente degli Stati Uniti è in costante calo: una guerra sembra la soluzione ideale per rilanciare l’economia e risollevare l’immagine del comandante in capo. Il problema è che non ci sono più nemici, a cominciare dal tradizionale rivale, l’ex Unione Sovietica: il presidente russo non solo non è disposto a riprendere le ostilità, ma è anzi ben disposto a dichiararsi sconfitto. Mal consigliato dai suoi collaboratori, il presidente degli Stati Uniti accetta di imbastire una campagna propagandistica denigratoria nei confronti dell’innocuo Canada, con l’obiettivo di creare nuovamente un …[Leggi tutto]
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