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1981, secondo anno dall’avvento dell’invasione sovietica in Afghanistan. Un plotone di quattro carri armati sovietici T-55 dell’Esercito Sovietico assale brutalmente un villaggio pashtu alla ricerca di presunti guerriglieri mujaheddin, massacrando diversi civili innocenti. Durante l’operazione di rastrellamento, uno dei carri, capitanato dal tirannico e paranoico comandante Daskal, viene però colpito da una molotov che mette fuori uso la radio, perdendo il contatto con la colonna corazzata e smarrendosi così in una vallata afghana. L’equipaggio è composto in tutto da cinque soldati: il capocarro Daskal (soprannominato il “ragazzo del carro” per aver distrutto, all’età di 8 anni, diversi carri armati tedeschi durante l’assedio di Staling…[Leggi tutto]
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