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In una piccola città della Transnistria (Moldavia orientale), i giovani Kolima e Gagarin ed il nonno Kuzja sono “criminali onesti” di una comunità siberiana lì deportata, e vivono nel rispetto di regole rigide e austere, legate alla criminalità organizzata. I due giovani, insieme agli amici Mel e Vitalic, apprendono così l’importanza dei tatuaggi, del rispetto nei confronti dei deboli e del disprezzo delle categorie sociali autoritarie, tra cui polizia, banchieri, spacciatori e usurai. Durante un furto organizzato dai ragazzini ai danni dell’esercito sovietico, Gagarin viene catturato e condannato a sette anni di carcere. Al suo rilascio Gagarin non è molto cambiato. La sua naturale tendenza alla violenza, l’incapacità di amare …[Leggi tutto]
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