«Quelli vengono pe’ impicciasse, te schiaffano 'na bella fotografia alta un metro sul giornale con sotto scritto: ecco 'a sora Angelina, eh, guardate quanto è bella, quanto è disgraziata. I figli so’ pieni de croste e de pidocchi, so' sette in famiglia, dormono in du' stanze, nun cianno 'na lira e a merenda se magnano le unghie dei piedi! Sai che piacerone che te fanno, te senti proprio sollevata dopo! Almeno servisse a qualche cosa, tanto semo condannati a miseria a vita!» (Monologo in romanesco di Angelina (Anna Magnani) all'inizio del film) Nella borgata romana di Pietralata, Angelina vive, con la sua e con altre famiglie, in abitazioni fatiscenti fatte costruire, approfittando dei contributi statali del periodo fascista ...
[Leggi tutto]Sandro è un benestante romano, ex titolare di un'officina meccanica, trasferitosi a Venezia dopo la morte del suocero, il quale qui gestiva una libreria antiquaria lasciata ora alla figlia Laura, che desidera proseguire l'attività paterna. Laura è più giovane del marito e più fine nel tratto; troppo diversi sono i vissuti di Laura e di Sandro, troppo distanti i confini della loro estrazione e Sandro, avvolto da un mondo che non riconosce, sembra sprofondare in una crisi matrimoniale senza via d'uscita, fino al punto di decidersi per un periodo di separazione dalla consorte. Ma un giorno trova nell'abitazione di uno stravagante fotografo esistenzialista, dove aveva trovato letto per la prima notte fuori casa, un carboncino enigmatico: u...
[Leggi tutto]Il ricco editore Fausto Di Salvio, stressato dal proprio lavoro e ormai saturo della monotonia di Roma, parte per l'Angola alla ricerca del cognato Oreste Sabatini, detto "Titino", di cui da più di tre anni non si hanno notizie. Di Salvio trascina nell'impresa anche il ragioniere marchigiano Ubaldo Palmarini, suo dipendente. Seguendo le tracce del cognato del Di Salvio i due incontrano vari personaggi eccentrici, dal buffonesco truffatore portoghese Pedro, al "Leopardo", un mercenario belga straccione e appassionato di von Clausewitz, fino a raggiungere la tribù dove Titino, che ha preferito una vita di espedienti alla più comoda vita in Italia, è diventato lo stregone del villaggio. Più per il rischio di essere raggiunto dal mercenari...
[Leggi tutto]A Londra, cinque immigrati italiani impiegati presso una spaghetteria (in inglese chiamata appunto spaghetti house), ovverosia i camerieri Domenico Ceccacci (ciociaro), Salvatore Manzilla (siciliano) e Biagio Cerioni (marchigiano), il caposala Valentino Cottai (toscano) ed il cuoco Efisio (sardo), desiderosi di mettersi in proprio dopo anni di duro lavoro, sono riusciti a raggranellare una somma di denaro sufficiente a rilevare i locali di un'anziana titolare d'un ristorante cinese ma la sera del loro ultimo turno di lavoro, durante la chiusura della giornata in cui ricevono il commercialista, italiano anch'egli (per l'esattezza lombardo), per il consueto rendiconto settimanale, subiscono l'improvvisa incursione d'un trio di rapinatori di c...
[Leggi tutto]La storia continua con le avventure di don Camillo, sollevato dall'incarico di parroco del suo paesino per punizione, cui si aggiunge il viaggio forzato nella remota parrocchia di Montenara, sperduta tra i monti. Qui, in un ambiente freddo, svolge il suo ministero nel luogo frequentato dalla sola perpetua. Nel frattempo nel paese di Don Camillo, Peppone si ritrova ad affrontare molti problemi e non ha neanche l'aiuto del nuovo parroco. Solo il ritorno di don Camillo porrà fine alle dispute che coinvolgono anche un proprietario terriero (Cagnola), che non voleva cedere parte delle sue terre per costruire un argine sul Po, per prevenire alluvioni, e che, in un alterco, ferisce il compagno detto "il nero", credendo di averlo addirittura uccis...
[Leggi tutto]1948, nel paese prosegue la rivalità tra don Camillo e Peppone, che continuano a farsi i soliti dispetti. Oltretutto ci sono le elezioni, la campagna elettorale, molto infuocata, e Peppone, inoltre, si candida come senatore, cosa che fa uscire dai gangheri don Camillo, che si ritrova sempre più spesso davanti all'altar maggiore per protestare con il Cristo. Tanti episodi divertenti, come il ritrovamento del carro armato, tenuto nascosto in vista della prossima "rivoluzione proletaria", l'esame di quinta elementare di Peppone, necessario per la candidatura a deputato (In questa scena, poi, Peppone dice l'area del cerchio al posto di quella della sfera, ma il maestro non se ne accorge), il furto dei polli di don Camillo, rappresaglia di uno...
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