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Durante gli anni della Restaurazione, l’aristocratico lombardo Fulvio Imbriani, ex-giacobino ed ufficiale napoleonico, viene improvvisamente rilasciato dalle carceri asburgiche del lombardo-veneto, in cui era detenuto in quanto affiliato ai Fratelli Sublimi, una sgangherata setta carbonara, poiché per sua stessa sorpresa non ritenuto più una minaccia dalle autorità. Una volta fuori, viene prontamente sequestrato dai suoi compagni, che gli improvvisano sul momento una specie di processo con l’accusa di aver “venduto” il loro Maestro in cambio della libertà, essendo quest’ultimo infatti introvabile; Fulvio naturalmente non ne sa nulla e, come scopriranno con sgomento poco dopo, il Maestro non è stato affatto imprigionato, bensì s’è tol…[Leggi tutto]
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