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In un barcone ormeggiato sulle sponde del Tevere si tiene una riunione tra i membri dell’ “Associazione Famiglia Tiberina”, un’associazione economica-imprenditoriale composta da un gruppo di affaristi senza scrupoli: Otello Santi detto er Pinna che è il gestore del barcone, l’antiquario Bonardi che gestisce un grosso giro di vendite di opere d’arte, il deputato alla Camera dei deputati Laurenzi, il preparatore pugilistico Sabatucci, l’impresario di spettacolo Nardelli, l’ingegnere dell’ENEL Moretti ed infine Ruffini, un proprietario terriero. Questi uomini stanno discutendo sul da farsi per “la rinascita” del Tevere, attraverso una gestione economica del fiume tiberino spregiudicata, e durante una discussione molto animata, va via la luce …[Leggi tutto]
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