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Il geometra romano Giuseppe Di Noi, da anni trasferitosi in Svezia, sposato e stimato professionista, decide di portare in vacanza in Italia la sua famiglia. Alla frontiera italiana l’uomo viene arrestato senza alcuna spiegazione. Tradotto in un carcere a Milano, solo dopo tre giorni apprende di essere accusato di “omicidio colposo preterintenzionale” di un cittadino tedesco. Di Noi, convinto che si tratti di un equivoco, viene trasferito di carcere in carcere: prima a Regina Coeli, poi nella località immaginaria di Sagunto, nei pressi di Salerno, dov’è internato in una cella di isolamento perché, avendo risieduto all’estero, vi sarebbe il pericolo di fuga. Di Noi subisce un lungo calvario, costellato di trattamenti umilianti, incubo che…[Leggi tutto]
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