Sono vent'anni che il commissario René lavora nello stesso quartiere. E sono vent'anni che si arrangia, chiede mazzette, organizza intrallazzi. Ora i suoi superiori gli hanno affiancato il giovane François, un po' arrivista, un po' inesperto, ma soprattutto intransigente moralista. René ci mette un po' a spiegargli come funziona la vita, ma alla fine riesce a convincerlo che il crimine paga.
Charles Duchemin, direttore di una guida gastronomica conosciuta in tutto il mondo, e che ha l'abitudine di provare in incognito i ristoranti francesi, è appena stato ammesso all'Académie française. Fervido difensore di una cucina tradizionale francese e di qualità, Duchemin si prepara ad andare in pensione dopo la pubblicazione della nuova edizione della sua Guida Duchemin, e addestra suo figlio Gerard all'arte di critico gastronomico, nella speranza che un giorno possa succedergli in questo ruolo. Gerard, tuttavia ...
[Leggi tutto]Nel 1123 nella Francia medievale di Luigi VI di Francia, detto "il Grosso", Goffredo Hamori di Malafesta, conte de Montmirail, d'Appremont e di Papincourt detto "l'Ardito", salva il re dall'attacco di soldati inglesi ricevendo come ricompensa di sposare la figlia del duca di Puy, sua innamorata. Messosi in viaggio con i suoi cavalieri e con il suo fido scudiero Jean Cojon "il marpione", incontra e fa ...
[Leggi tutto]Padre Maurizio viene chiamato a compiere un esorcismo. Riesce a liberare così una donna dall'essere che la stava possedendo, ma questo prende vita con un corpo autonomo. Questo diavolo, che afferma di chiamarsi Giuditta, figlio del vero diavolo, pare essere scappato dall'Inferno per scoprire il mondo. Egli ricorda un po' un bambino: è curioso e non ha idea di come funzioni la società dei viventi. Scopre subito una passione per la zuppa inglese. Non è cattivo, semmai un po' narcisista. Giuditta stravolge la vita di Maurizio, seguendolo sempre in maniera stressante e petulante nonostante lui cerchi in tutti i modi di evitarlo senza però mai riuscirci, ritrovandosi perciò costretto a dover arginare le sue stravaganze. Una mattina, a caus...
[Leggi tutto]Italia, 1939. Guido Orefice è un uomo ebreo che, trasferitosi dalla campagna toscana, si reca dallo zio ad Arezzo con l'amico Ferruccio. Durante il tragitto, dove viene scambiato per il re Vittorio Emanuele III, incontra una giovane maestra elementare di nome Dora, a cui subito dà il soprannome di principessa, innamorandosene. Arrivato in città, viene ospitato da suo zio Eliseo, maître del Grand Hotel, dove Guido si mette a lavorare come cameriere. Quello stesso giorno, in municipio, avviene un litigio con Rodolfo, arrogante burocrate fascista, in seguito al quale entrambi si danno il nome di "scemo delle uova", perché Guido ...
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