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Torino. Il commissario Santamaria indaga sull’assassinio di un individuo volgare ed equivoco, l’architetto Garrone, un professionista fallito che vivacchiava ai margini della Torino bene, da cui era tollerato ma disprezzato. L’omicidio è stato scoperto dal geometra Bauchiero, che ha trovato il cadavere dell’architetto, ucciso da un’arma non convenzionale: un fallo in pietra. Quasi contemporaneamente all’interrogatorio del Bauchiero, i domestici della nobildonna Anna Carla Dosio, appena licenziati, portano in commissariato un foglio su cui la Dosio ha scritto all’amico Massimo Campi che lei e Massimo «…devono fare fuori il Garrone», biglietto che la stessa Dosio ha poi rinunciato a inviare e gettato in un cestino. Il commissario deve …[Leggi tutto]
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