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Firenze, primavera del 1925, Il giovane tipografo Mario si trasferisce nel quartiere di Santa Croce, in via del Corno, per stare più vicino alla sua innamorata, Bianca, diventando così a sua volta un «cornacchiaio» (gioco di parole tra il nome degli abitanti della via del “Corno”, ma anche le gracidanti “cornacchie”) e ritrovandosi a condividere le vicende quotidiane degli abitanti di quel piccolo mondo popolare negli anni foschi dell’ascesa del Fascismo. Il suo padrone di casa è il maniscalco Corrado, detto Maciste, noto antifascista e già Ardito del Popolo come il suo amico Ugo, venditore ambulante di frutta e verdure, un tempo a sua volta fortemente impegnato in politica, ma ora dedito soprattutto a donne e divertimenti. La piccola…[Leggi tutto]
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