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Armando Feroci, un volontario romano della Croce Rossa Italiana, viene sequestrato e condannato a morte da un gruppo d’integralisti islamici d’un Paese nordafricano. L’avvenimento diviene un caso nazionale, mobilitando la politica e i media. Dalle interviste e i ricordi delle persone a lui vicine, in una sequenza d’episodi tra il comico e il grottesco, emerge il quadro d’un individuo immaturo, avventato nonché molesto. In strada, ad esempio, rivolge alle passanti avances al limite del ridicolo. L’ex moglie, per esempio, narra come l’abbia conquistata in una comica quanto squallida rivisitazione d’una scena di Ultimo tango a Parigi. Il loro matrimonio finisce in seguito a un suo scherzo atroce che le causa un aborto spontaneo. Patito di Elv…[Leggi tutto]
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