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«In certi momenti lui era perfettamente conscio di quella incrinatura ereditaria […] In tal modo gli si era formato il convincimento che pagava per gli altri, i padri, gli avi che avevano bevuto, le generazioni di ubriaconi dalle quali aveva ereditato il sangue malato […] La testa gli rintronava per lo sforzo, non riusciva a darsi una risposta, pensava di essere troppo ignorante, con quel cervello troppo ottenebrato in quell’angoscia d’uomo spinto a compiere atti al di fuori della propria volontà, la cui radice s’era dissolta in lui.» (Emile Zola, La bestia umana, Fabbri, Milano 1976, traduz. Francesco Francavilla, pp. 63-65) Jacques Lantier è un macchinista ferroviario, vittima di pulsioni omicide che lo costringono a una vita mol…[Leggi tutto]
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