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Nel 1806, a Napoli, Pulcinella, la maschera popolare napoletana, con la scusa di recitare tra il popolo, sbeffeggia il re Ferdinando. Il sovrano, infatti, conduce una vita noiosa. È circondato dalla moglie Maria Carolina che lo tormenta, dal figlio Francesco che fa i capricci, dal finto monsignor Caputo che gli promette che lo farà canonizzare, dal primo ministro Tarantella che porta iella e dal cocchiere Mimì che vuole spingerlo a fare del “buon governo”. Ma Ferdinando è malvoluto dal suo popolo e per abbattere la noia si traveste da popolano e, con il falso nome di Don Ferdinando Palermo[1], va in giro per i vicoli di Napoli ad ubriacarsi, giocare d’azzardo e a frequentare case di tolleranza. Un giorno, però, arrivano in …[Leggi tutto]
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